Il 14 novembre 2025 AP&P Avvocati ospita nei propri spazi due eccellenze nella promozione del lavoro carcerario: Pasticceria Giotto, che ha avviato da venti anni un laboratorio di alta pasticceria all’interno del carcere Due Palazzi di Padova, e Cooperativa Alice, che, presso gli istituti penitenziari di Bollate e Monza, ha promosso un progetto di sviluppo di un laboratorio sartoriale, in cui le detenute ricevono una formazione professionale di alto livello in ambito tessile.
Durante l’evento, che rientra nel programma di manifestazioni di Bookcity Milano 2025, le due realtà si raccontano e si confrontano sulle esperienze promosse presso diversi istituti penitenziari italiani.
Pasticceria Giotto opera dal 2005 nella convinzione che “il lavoro in carcere sia un ponte tra il mondo fuori e dentro, uno strumento riabilitativo concreto, un luogo dove mettersi alla prova prima di tornare in società. Il lavoro, infatti “funge da normalizzatore delle tensioni, alimenta una visione positiva del domani, rompe la routine fisica e mentale. Questo si traduce in un risparmio di costi medici e disciplinari e alimenta un processo virtuoso che culmina nell’abbassamento del tasso di recidiva, ovvero la probabilità di tornare a delinquere dopo aver scontato la pena”.,
Fin dalla sua nascita nel 1992, la Cooperativa Alice, ha dimostrato come la restituzione di dignità attraverso il lavoro non sia solo un modello possibile di business efficace, ma un investimento sociale utile per tutti. Cooperativa Alice pone al centro la persona e lo sviluppo sostenibile attraverso l’artigianato e la creazione di filiere responsabili.
AP&P Avvocati è lieta di organizzare l’evento, che affronta il tema del lavoro in carcere come esperienza riabilitativa e che vede la partecipazione della Camera Penale di Milano e di Assicurazioni Generali, nonchè l’intervento dell’Avv. Gianpaolo Catanzariti, Responsabile Nazionale dell’Osservatorio Carcere dell’Unione Unione Camere Penali Italiane, e di dare spazio, alla conclusione dell’incontro, alla lettura dei testi originali tratti da storie di quotidianità dei detenuti pubblicati nella newsletter “Seconda Occasione” , affidata a giovani studenti di scuole di teatro.
