In un contesto digitale sempre più complesso e interconnesso, la tutela dei dati personali e la sicurezza delle infrastrutture informatiche sono diventati aspetti centrali per ogni tipo di organizzazione.

L’adeguamento al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e alla recente Direttiva NIS2 rappresenta non solo un obbligo legale, ma anche una garanzia di resilienza, fiducia e competitività per tutte le aziende coinvolte nella compliance di entrambe le normative.

In particolare:

1. GDPR: proteggere i dati personali è un dovere e un investimento

Il GDPR, in vigore dal 2018, impone alle aziende che trattano dati personali una serie di adempimenti quali predisposizione e aggiornamento dei seguenti atti e azioni: Nomine Privacy interne ed esterne, Redazione o revisione di Informative Privacy, Contratti e Policy aziendali, Procedure aziendali, Mappatura dei trattamenti, Registro dei trattamenti, Valutazioni d’impatto (DPIA), Analisi dei rischi, creazione del MPO (Modello Organizzativo Privacy), attuazione di politiche Privacy idonee a ciascun trattamento (Videosorveglianza, Geolocalizzazione, Sito Web, Marketing aziendale, trattamento Biometrico ecc.), Formazione del personale, Audit periodici sullo stato degli adempimenti, saper far fronte ad eventuali ispezioni, sanzioni o data breach ecc.

E’ fondamentale un approccio concreto e personalizzato considerato che ignorare o sottovalutare questi obblighi può comportare sanzioni fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato globale annuo. Inoltre un data breach può compromettere dati che costituiscono il patrimonio aziendale, fiducia del mercato e continuità operativa. Peraltro, le ispezioni da parte del Garante sono in crescita e molte imprese risultano non conformi.

2. NIS2: un salto di qualità nella sicurezza informatica

La nuova Direttiva Europea NIS2 (Network and Information Security) rappresenta un vero e proprio passo in avanti per la cybersicurezza aziendale, in quanto impone obblighi stringenti a un numero sempre più ampio di imprese, non solo alle infrastrutture critiche ma anche a settori come energia, sanità, trasporti, digitale, alimentare e manifatturiero.

Ad essere coinvolte sono anche le PMI rientranti in specifici settori e con determinati requisiti dimensionali. Le aziende classificate come soggetti essenziali o importanti dovranno adottare misure tecniche, operative e organizzative per prevenire e gestire i rischi informatici, oltre a rispettare stringenti obblighi di notifica degli incidenti e governance della sicurezza IT. Le imprese che si muoveranno per tempo saranno non solo più sicure, ma anche più credibili sul mercato, soprattutto nei rapporti con clienti e partner internazionali.